Bene, ricetta fatta ed ora la condivido con voi.
La Terrina è un piatto nato nel 1400 in Francia e oggi prende vita anche nella cucina di ..per Incanto. Un piatto sofisticato ma nello stesso semplice per buon gustai e palati fini ,un piatto nato nelle stupende cucine di una volta , le cucine della corte o delle nobili case, il mio campo preferito nella storia del cibo cosi come per la mia ricetta del piccione ripieno che trovate nel mio archivio.
Impresa difficile a realizzarlo ma solo visto il mio periodo di cambiamento che sta rivoluzionando la mia vita e spesso mi trovo fuori casa , fuori mia cucina e fuori di testa :-))))
Tuttavia sono riuscita a fare questa ricetta e sfida , anche se nella mia testa questa ricetta è molto più bella ma grazie a Dio non più buona .
Tempo zero se no starei a raccontarvi la mia avventura per trovare il recipiente trovandomi fuori casa, storia che potrebbe farvi capire quanto ci tenevo a fare questa ricetta in tempo e tra un impegno e altri dieci...Poi ho optato per pubblicare tardi al fine del mese una volta tornata nella mia cucina e appropriata delle mie deliziose mini terrine che ho ricevuto in regalo qualche Natale fa ed ora finalmente usate nel momento giusto.
E visto il mio malgrado vi manderò qui dalla spettacolare Giulia esperta in matteria , per leggere tutto quello che dovete sapere delle terrine nel minimo dettaglio per farla in modo perfetto, mentre io qui vi lascio la mia esperienza ed una breve storia.
Breve storia :
Le terrine sono un piatto di origine Francese ma per la loro versatilità e apprezzamento sono diventate un piatto di molte cucine, apprezzato e diffuso nel interro mondo del food.
Il suo nome ha origine nel 1400 nel nord della Francia e deriva dalla parola "terre" ( terracotta) identificato come una marmitta dai bordi spessi e con un coperchio munito di un piccolo foro di sfiato. Il termine dunque indica genericamente un contenitore di terracotta smaltata nel quale si usa cuocere o servire una preparazione
e non una specifica ricetta.
Nasce alle grandi corti di Francia e tramandato e migliorato nei anni avvenire fino ad arrivare sulle nostre tavole.
Oggi come oggi il web ci regala la storie complete che se siete dei appassionati come me della storia del cibo andrete sicuramente ad approfondire.
La terrina di oggi assomiglia ad un nostro pasticcio o un paté ma il suo procedimento e particolare e lo trovate qui e nel blog di Giulia indicato sia sopra che sotto
Partiamo
Ingredienti ( quantità in base alla capacita della vostra terrina le mie sono piccolissime e ho fatto ad'occhio )
cavolo cappuccio
patate lesse
baccalà ammolatto
mela verde
scamorza affumicata
formaggio a pasta semidura ( io di capra del monte grappa)
aglio
cipolla
pepe
olio evo
latte ( io del kefir allungato con un po di latte)
Preparazione
1.Cominciamo con il baccalà.
Lo mettiamo ancora in ammollo per qualche ora anche se comprato già ammollato perché di solito è ancora troppo salato.
2.Prepariamo un tegame con un po di olio , qualche spicchio d'aglio schiacciato e una piccola cipolla tritata fine.
Riscaldiamo , insaporiamo e poi aggiungiamo il baccalà levando la pelle. Rilascerà del liquido quindi fatte andare un po tutto affinché evaporerà ma non del tutto e poi aggiungete il latte. Coprite con un coperchio e fatte andare a fuoco lento fino alla cottura.
3.In una pentola fatte bollire dell'acqua e poi aggiungete il cavolo cappuccio lavato e tagliato a meta e scavato un po il torsolo . Fattelo scottare e poi staccate le foglie una ad una. Fatte raffreddare e poi stendete su un tagliere togliendo le nervature più sporgenti che non permettono di piegare le foglie e poi stendetele sul fondo della terrina come nella foto.
Tagliate la scamorza a fettine sottili e la mela a fette poi a bastoncini, tagliate finemente anche del aglio, quantità in base ai vostri gusti.
5.In un recipiente passate sulla grattugia con fori grandi le patate e il formaggio di capra, e della cipolla, poi aggiungete il baccalà senza il liquido, solo quello che inevitabilmente viene su insieme nella forchetta/paletta da cucina.
Amalgamate tutto con un cucchiaio o una forchetta ma va bene anche con le dita , affinché ottenete un impasto omogeneo.
Composizione della nostra terrina
Imburrate lo stampo e il coperchio.
Con un cucchiaio stendete uno strato del nostro impasto poi stendete delle fette di scamorza fino a coprire poi sopra i bastoncini di mela uno accanto all'altro. ristendiamo uno strato del nostro impasto poi andiamo a coprire con le foglie di verza rimaste sporgenti dal nostro recipiente e poi con il suo coperchio.
Cottura
Premessa : il vero ed originale recipiente di questa ricetta ha sul coperchio un foro , il mio non ne ha per cui il coperchio dovrà rimanere leggermente aperto.
Preriscaldate il forno a 180° e preparate una teglia da forno con un dito di acqua.
Immergete la vostra terrina e cuocete a bagnomaria per circa 20 minuti.
La mia cottura è breve perché i miei ingredienti sono tutti cotti o precotti. Invece per altri ingredienti che potete scegliere il tempo della cottura può ovviamente variare.
Trascorso il tempo togliete dal forno e fatte stemperare.
Appena raffreddato togliete il coperchio e mettete sopra della carta di alluminio senza avvolgere. Trovate un peso ( 1 chilo di farina o di riso o anche due) che andrete a mettere sopra la carta di alluminio per qualche ora buttando di tanto in tanto il liquido che rilascia.
Io lo lasciato tutta la notte.
Una volta pronta la nostra terrina sarà compatta da poterla tagliarla a fette e servirla con una salsa da accompagnamento o qualcos'altro che scegliete al vostro piacimento.
Io ho scelto una semplice salsa allo yogurt che si sposa molto bene con il pesce e delle barbabietole in agrodolce.
La mia terrina è delicata ma nello stesso saporita per cui l'accompagnamento che ho scelto equilibra perfettamente il suo gusto.
Salsa di yogurt al profumo di erba cipollina
Yogurt greco
erba cipollina
olio evo
sale
pepe
Preparazione
A me piace lo yogurt fatto in casa per cui ho preparato un po di più di quanto mi servisse per accompagnare questa ricetta.
Dunque preparatevi 1/2 litro di latte fresco e del yogurt bianco intero di cui utilizzerete solo un cucchiaio.
1. Fatte bollire in una pentola di acciaio il latte fino quando non raggiunge una temperatura di al meno 38/40 gradi.
Lasciate che diventi tiepido, prendete il contenitore per alimenti ( barattolo o altro) , aggiungete il cucchiaio di yogurt e con un collino versate il latte piano piano.
2. Mescolate affinché non ci siano grumi, chiudete e avvolgete in una copertina di pile.
3. Sigillate bene il contenitore e riponetelo in un luogo ben caldo e lontano da correnti d'aria a temperatura intorno ai 35-40 gradi. Ottimo anche in forno a questa temperatura.
4. Lasciate riposare tutto per circa 8 ore. Dopo questo tempo lo yogurt ha raggiunto la sua giusta consistenza ed è pronto per essere messo in frigo ad una temperatura di circa 4° e aspettare circa un ora per consumarlo.
Una volta trascorso questo tempo siamo pronti ad andare a fare la nostra salsa allo yogurt all'erba cipollina .
Semplice semplice : qualche cucchiaio di yogurt , erba cipollina tagliata fine , olio evo e sale. Otterrete una salsa fresca e profumata che si sposa benissimo con il pesce.
Al vostro piacimento potete aggiungete del aglio o altra erba aromatica non molto invadente.
Barbabietole in agrodolce
Barbabietole
miele
aceto di mele
chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
cipolla
una costa di sedano
sale
Preparazione
Cuocette le barbabietole per circa 2 ore circa a secondo la loro grossezza in una pentola con acqua abbondante e salata.
Lasciatele a raffreddare nella loro acqua poi scollate, sbucciate e tagliate a cubetti.
In un pentolino fatte cuocere gli altri ingredienti in acqua salata per 5 minuti. Fatte raffreddare.
Mettete le barbabietole in un recipiente e con un collino versate sopra il liquido aromatizzato ottenuto sopra. Tenete per una notte per prendere bene tutti gli aromi e nel giorno dopo potete servirlo in tavola.
Diversamente potete costruire tutto in dei vasetti lavati e sterilizzati e conservarli nella vostra dispensa per le vostre varie occorrenze.
Ed eccoci qui pronti ad andare in tavola con la nostra Terrina di baccalà alla vicentina con patate , scamorza e mela verde in crosta di cavolo cappuccio.
Una ricetta buona a non sperare , inventata , pensata per un bel po e fattibile nella mia mente senza sapere come sarei stata in grado di portarla in questa perfetta forma, con dei ingredienti che si sposano in una danza armoniosa piena di sapori "dolci" e salati per dare vita alla mia Terrina...per Incanto
Felice di presentarla e condividerla per la 64-esima sfida del MTChallenge , tema proposta dalla vincitrice del mese scorso Giulia Fabris dal Blog La Gallina Vintage
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