giovedì 30 marzo 2017

Flaounes-Foccacine cipriote al formaggio



Ed eccomi con la mia prima Re-Cake 2.0 . Cos'è Re-Cake? Oltre ad un blog + pagina fb aperto a chi si vuole mettere in gioco e alla prova in cucina, è un fantastico team che propone ogni mese una ricetta da rifare a lettera  più una variante personalizzata , ma oltre tutto è un gruppo, una community dove si respira sana aria competitiva e regna il buon gusto e il giusto spirito della

Breve storia dei Flounes
Originali della cucina cipriota ma presenti anche nella cucina turca e vengono preparati per la Pasqua dai ortodossi greci e per il Ramadan dai musulmani turco-ciprioti.
Si mangiano al posto del pane la Domenica di Pasqua ma anche nei giorni seguenti.
Sono conosciuti sotto più nomi : Vlaouna , Fesoudki (Karavas- Cipro del Nord), e Aflaouna (Karpas -Penisola sull'isola di Cipro).
Dunque i flaounes sono dei pasticcini, foccacine simil frolla ripiene di  formaggio , quindi salate ma anche amabilmente dolci con l'aggiunta di uva sultanina e semi di sesamo come quelli che andremo a fare oggi.

Ricetta - Ingredienti Impasto
250 g di farina 0
7 g di lievito di birra
1 cucchiaio di malto di orzo (o miele)
15 g di olio evo
15 g di burro morbido
75 g di acqua a temperatura ambiente
50 g di latte tiepido
1/2 cucchiaino di sale

Ingredienti ripieno
300 g di formaggi misti ( suggeriti primosale , feta e pecorino - io ho scelto feta  , formaggio di capra del M.Grappa a pasta mezzo stagionata e della ricotta delicata di capra della stessa zona
30 g di farina 0
45 g di semola rimacinata
  1 g di lievito di birra
1/2 cucchiaio di lievito in polvere(non vagnigliato)
menta fresca tritata
2 uova piccole o 1 uovo grande , sbattute ( 1 1/2 per impasto e 1/2 per spennellare)
40 g di uvetta ammollata ed asciugata
semi di sesamo ( io sesamo nero)



Ingredienti per la variante di...per Incanto
Per l'impasto gli stessi ingredienti e direi una ricetta e dosaggio perfetto.
Per il ripieno ho aggiunto del salmone marinato alle erbe e l'aneto una erbetta aromatica molto utilizzata nella Grecia e nei Balcani in genere che assomiglia al finocchietto selvatico, identico nella sua immagine e forma ma il suo gusto è totalmente diverso e azzarderei a dire molto più buono senza nulla togliere al finocchietto.


Preparazione impasto
Sciogliamo il lievito nell'acqua, aggiungiamo il latte e l'olio.
Versiamo la farina in una ciotola capiente, facciamo la fontana e versiamo al centro i liquidi e il burro.
Impastiamo prendendo un po' di farina alla volta.
Trasferiamo sul piano di lavoro e impastiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Facciamo una palla e la mettiamo a riposare in una ciotola unta e coperta , fino al raddoppio del volume.

Preparazione ripieno
Grattugiare i formaggi con la grattugia a fori grandi in una ciotola. Aggiungiamo le farine e i lieviti poi le uova sbattute. Conservare in frigo fino al momento del uso e solo in quel momento si aggiunge la menta e l'uvetta sgocciolata e asciugata.
Nella variante con il salmone si aggiunge al formaggio e sempre nel poi l'aneto e l'uvetta.

Trasferiamo l'impasto lievitato sulla spianatoia, la stendiamo ad uno spessore di 3 mm e ritagliamo con uno stampo rotondo dei dischi che poi li passiamo su un piatto dove abbiamo messo i semi di sesamo solo sulla parte inferiore della pasta.


Al centro di ogni disco mettiamo un cucchiaio abbondante del composto e poi sigilliamo.
A voi la scelta della forma io ho sigillato sia portando i lembi dell'impasto verso il centro sigillando bene i lati ottenendo un  quadrato , sia a triangolo piegando due lati verso il centro che si uniscono a punta e la base che li unisce sempre verso il centro.
Ho provato anche la variante "caramella" lasciando in mezzo aperto.
In tutte le varianti go aggiunto del sesamo nero al centro sul ripieno che rimane scoperto.

Preparare una teglia con della carta da forno e trasferiamo i nostri flaounes infornando per 20 minuti a 180 ° finché il formaggio fonde e la pasta diventa dorata.

Sono da servire tiepidi ma anche freddi. Rimangono fragranti per più giorni e si possono anche riscaldare volendo.

Ecco a voi i miei Flaounes profumati e fragranti che sanno di buono, di casa e di Incanto.


Grazie Re- Cake 2.0 per questa ricetta che la propongo per il mese di marzo


martedì 28 marzo 2017

Torta morbida alle fragole...per Incanto






Tempo di fragole per il calendario del mese GFCalendar di Gluten Free Travel & Living ed io ho preparato una morbidissima torta alle fragole.
Una torta per la collazione ma anche per la merenda insieme ad un buon tè . Una torta da fare in pochi passi ma di grande gusto e adorabile consistenza.

Ingredienti
200 g di farina universale per i dolci gluten free
  50 g di maizena
  50 g di burro
100 ml di latte
150 g di ricotta
    2 cucchiai di miele
    3 cucchiai di zucchero di canna + 2
    1 uovo grande
    1 bustina di lievito per i dolci gf
    1 cucchiaino di essenza di vanillina
    1 pizzico di sale
300 g di fragole
    zucchero a vello per la copertura finale

Preparazione
Lavorate il burro con i tre cucchiai di zucchero, unite l'uovo, il miele, la ricotta e il latte e continuate a mescolare affinché tutto vi risulterà bene amalgamato. Aggiungete il sale , la vaniglia e la farina setacciata con il lievito.
Mescolate bene per far sciogliere eventuali grumi.
Versate l'impasto in uno stampo a vostra preferenza , imburrato e infarinato.
Lavate e tagliate a fette le fragole e poi adagiatele sopra cospargendo sopra i restanti due cucchiai di zucchero.


Infornate per nel forno caldo ad 180° per 10 minuti poi abbassate a 160 e continuate la cottura per altri 40/45 minuti . fatte la prova stecchino prima di togliere dal forno.


Fatte raffreddare e poi cospargete di zucchero a vello.


A voi la mia semplicemente torta...per incanto,  semplicemente per il fantastico mondo del GFTL







sabato 25 marzo 2017

Terrine minion al baccalà con patate ,scamorza affumicata e mela verde in crosta di verza




Bene, ricetta fatta ed ora la condivido con voi.

La Terrina è un piatto nato nel 1400 in Francia e oggi prende vita anche nella cucina di ..per Incanto. Un piatto sofisticato ma nello stesso semplice per buon gustai e palati fini ,un piatto nato nelle stupende cucine di una volta , le cucine della corte o delle  nobili case, il mio campo preferito nella storia del cibo cosi come per la mia ricetta del piccione ripieno che trovate nel mio archivio.

Impresa difficile a realizzarlo ma solo visto il mio periodo di cambiamento che sta rivoluzionando la mia vita e spesso mi trovo fuori casa , fuori mia cucina e fuori di testa  :-))))
Tuttavia sono riuscita a fare questa ricetta e sfida , anche se nella mia testa questa ricetta è molto più bella ma grazie a Dio non più buona .

Tempo zero se no starei a raccontarvi la mia avventura per trovare il recipiente trovandomi fuori casa, storia che potrebbe farvi capire quanto ci tenevo a fare questa ricetta in tempo e tra un impegno e altri dieci...Poi ho optato per pubblicare tardi al fine del mese una volta tornata nella mia cucina e appropriata delle mie deliziose mini terrine che ho ricevuto in regalo qualche Natale fa ed ora finalmente usate nel momento giusto.



E visto il mio malgrado vi manderò qui  dalla spettacolare Giulia esperta in matteria , per leggere tutto quello che dovete sapere delle terrine nel minimo dettaglio per farla in modo perfetto, mentre io qui vi lascio la mia esperienza ed una breve storia.

Breve storia :
Le terrine sono un piatto di origine Francese ma per la loro versatilità e apprezzamento sono diventate un piatto di molte cucine, apprezzato e diffuso nel interro mondo del food.
Il suo nome ha origine nel 1400 nel nord della Francia e deriva dalla parola "terre" ( terracotta) identificato come una marmitta dai bordi spessi e con un coperchio munito di un piccolo foro di sfiato. Il termine dunque indica genericamente un contenitore di terracotta smaltata nel quale si usa cuocere o servire una preparazione
e non una specifica ricetta.
Nasce alle grandi corti di Francia e tramandato e migliorato nei anni avvenire fino ad arrivare sulle nostre tavole.
Oggi come oggi il web ci regala la storie complete che se siete dei appassionati come me della storia del cibo andrete sicuramente ad approfondire.
La terrina di oggi assomiglia ad un nostro pasticcio o un paté ma il suo procedimento e particolare e lo trovate qui e nel blog di Giulia indicato sia sopra che sotto

Partiamo

Ingredienti ( quantità in base alla capacita della vostra terrina le mie sono piccolissime e ho fatto ad'occhio )
cavolo cappuccio
patate lesse
baccalà ammolatto
mela verde
scamorza affumicata
formaggio a pasta semidura  ( io di capra del monte grappa)
aglio
cipolla
pepe
olio evo
latte ( io del kefir allungato con un po di latte)

Preparazione

1.Cominciamo con il baccalà.
   Lo mettiamo ancora in ammollo per qualche ora anche se comprato già ammollato perché di solito è        ancora troppo salato.


2.Prepariamo un tegame con un po di olio , qualche spicchio d'aglio schiacciato e una piccola cipolla tritata      fine.
   Riscaldiamo , insaporiamo e poi aggiungiamo il baccalà levando la pelle. Rilascerà del liquido quindi fatte      andare un po tutto affinché evaporerà ma non del tutto e poi aggiungete il latte. Coprite con un coperchio e    fatte andare a fuoco lento fino alla cottura.

3.In una pentola fatte bollire dell'acqua e poi aggiungete il cavolo cappuccio lavato e tagliato a meta e    scavato un po il torsolo . Fattelo scottare e poi staccate le foglie una ad una. Fatte raffreddare e poi  stendete su un tagliere togliendo le nervature più sporgenti che non permettono di piegare le foglie e poi  stendetele sul fondo della terrina come nella foto.

4.Fatte bollire le patate con la buccia , poi fatte raffreddare e pelate.
 Tagliate la scamorza a fettine sottili e la mela a fette poi a bastoncini, tagliate finemente anche del aglio,  quantità in base ai vostri gusti.

5.In un recipiente passate sulla grattugia con fori grandi le patate e il formaggio di capra, e della cipolla, poi aggiungete il baccalà senza il liquido, solo quello che inevitabilmente viene su insieme nella forchetta/paletta da cucina.
Amalgamate tutto con un cucchiaio o una forchetta ma va bene anche con le dita , affinché ottenete un impasto omogeneo.

Composizione della nostra terrina
Imburrate lo stampo e il coperchio.
Con un cucchiaio stendete uno strato del nostro impasto poi stendete delle fette di scamorza fino a coprire poi sopra i bastoncini di mela uno accanto all'altro. ristendiamo uno strato del nostro impasto poi andiamo a coprire con le foglie di verza rimaste sporgenti dal nostro recipiente e poi con il suo coperchio.


Cottura
Premessa : il vero ed originale recipiente di questa ricetta ha sul coperchio un foro , il mio non ne ha per cui il coperchio dovrà rimanere leggermente aperto.
Preriscaldate il forno a 180° e  preparate una teglia da forno con un dito di acqua.
Immergete la vostra terrina e cuocete a bagnomaria per circa 20 minuti.

 La mia cottura è breve perché i miei ingredienti sono tutti cotti o precotti. Invece per altri ingredienti che potete scegliere il tempo della cottura può ovviamente variare.

Trascorso il tempo togliete dal forno e fatte stemperare.

 Appena raffreddato togliete il coperchio e mettete sopra della carta di alluminio senza avvolgere. Trovate un peso ( 1 chilo di farina o di riso o anche due) che andrete a mettere sopra la carta di alluminio per qualche ora buttando di tanto in tanto il  liquido che rilascia.
Io lo lasciato tutta la notte.

Una volta pronta la nostra terrina sarà compatta da poterla tagliarla a fette e servirla con una salsa da accompagnamento o qualcos'altro che scegliete al vostro piacimento.


Io ho scelto una semplice salsa allo yogurt che si sposa molto bene con il pesce e delle barbabietole in agrodolce.
La mia terrina è delicata ma nello stesso saporita per cui l'accompagnamento che ho scelto equilibra perfettamente il suo gusto.

Salsa di yogurt al profumo di erba cipollina 
Yogurt greco
erba cipollina
olio evo
sale
pepe

Preparazione
A me piace lo yogurt fatto in casa per cui ho preparato un po di più di quanto mi servisse per accompagnare questa ricetta.
Dunque preparatevi 1/2 litro di latte fresco e del yogurt bianco intero di cui utilizzerete solo un cucchiaio.

1. Fatte bollire in una pentola di acciaio il latte fino quando non raggiunge una temperatura di al meno 38/40 gradi.
 Lasciate che diventi tiepido, prendete il contenitore per alimenti ( barattolo o altro) , aggiungete il cucchiaio di yogurt e con un collino versate il latte piano piano.

2. Mescolate affinché non ci siano grumi, chiudete e avvolgete in una copertina di pile.

3. Sigillate bene il contenitore e riponetelo in un luogo ben caldo e lontano da correnti d'aria a temperatura intorno ai 35-40 gradi. Ottimo anche in forno a questa temperatura.

4. Lasciate riposare tutto per circa 8 ore. Dopo questo tempo lo yogurt ha raggiunto la sua giusta consistenza ed è pronto per essere messo in frigo ad una temperatura di circa 4° e aspettare circa un ora per consumarlo.

Una volta trascorso questo tempo siamo pronti ad andare a fare la nostra salsa allo yogurt all'erba cipollina .
Semplice semplice : qualche cucchiaio di yogurt , erba cipollina tagliata fine , olio evo e sale. Otterrete una salsa fresca e profumata che si sposa benissimo con il pesce.
Al vostro piacimento potete aggiungete del aglio o altra erba aromatica non molto invadente.

Barbabietole in agrodolce 
Barbabietole
miele
aceto di mele
chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
cipolla
una costa di sedano
sale

Preparazione
Cuocette le barbabietole per circa 2 ore circa a secondo la loro grossezza  in una pentola con acqua abbondante e salata.
Lasciatele a raffreddare nella loro acqua poi scollate, sbucciate e tagliate a cubetti.

In un pentolino fatte cuocere gli altri ingredienti in acqua salata per 5 minuti. Fatte raffreddare.

Mettete le barbabietole in un recipiente e con un collino versate sopra il liquido aromatizzato ottenuto sopra. Tenete per una notte per prendere bene tutti gli aromi e nel giorno dopo potete servirlo in tavola.
Diversamente potete costruire tutto in dei vasetti lavati e sterilizzati e conservarli nella vostra dispensa per le vostre varie occorrenze.

Ed eccoci qui pronti ad andare in tavola con la nostra Terrina di baccalà alla vicentina con patate , scamorza e mela verde in crosta di cavolo cappuccio.


Una ricetta buona a non sperare , inventata , pensata per un bel po e fattibile nella mia mente senza sapere come sarei stata in grado di portarla in questa perfetta forma,  con dei ingredienti che si sposano in una danza armoniosa piena di sapori "dolci" e salati per dare vita alla mia Terrina...per Incanto

Felice di presentarla e condividerla per la 64-esima sfida del MTChallenge , tema proposta dalla vincitrice del mese scorso Giulia Fabris dal Blog La Gallina Vintage