mercoledì 30 novembre 2016

Le Carote

immagine da web

Per il Calendario del Gluten Free Travel & Living di Novembre abbiamo come tema le carote e ho scritto questo post  nella speranza di stuzzicare il vostro interesse verso questo ortaggio apparentemente semplice.

Breve storia
Arriva in Europa alla fine del Medio Evo portato dagli Arabi mentre la sua esistenza nel Oriente risale all'anno 3000 a.c .
Incredibile ma vero, la carota è uno dei più antichi ortaggi.
Dal suo colore più antico , ovvero il nero, al giallo, arancione , viola e fino al suo quassi fratello pastinaca, la carota viene utilizzata in tutte le cucine del mondo ma in special modo nella cucina indiana e cinese.
I più conosciuti piatti che facciamo con le carote sono le insalate nella loro forma cruda e che è la forma in cui si conservano le sue preziose vitamine (prevalentemente Vitamina A e C ) , ma anche dei  delicati contorni ottenuti con la cottura a vapore e aromatizzati con delle erbette e qualche filo di olio evo a crudo , delle purea e vellutate con aggiunte di qualche altro ingrediente prezioso o dei formaggi e burro, delle deliziose tempure , sformatini , torte salate, dei rosti e abbinamenti nei sottacetti , protagoniste nei impasti come gnocchi e pasta fresca, stufati con le acciughe o la carne, fino ad arrivare a delle torte , tortine , muffins e altri dolci che oggi come oggi arricchiscono l'interro elenco della pasticceria e dell'arte culinaria.

Oggi volevo farvi scoprire però, quanto è sorprendente che un ingrediente non facile da usare come protagonista principale dei nostri piatti lo può diventare se mettiamo di mezzo la nostra creatività .
La loro dolcezza implica uno sforzo in più perché fuori dal loro consumo in forma cruda con aggiunta di sale e buon olio di oliva, la loro dolcezza aumenta con la cottura, motivo per quale poi viene usata anche nel fare delle gustose torte e dolci.
Ma io voglio parlarvi della loro forma salata che lo presa come una vera sfida e voglio parlarvi di due piatti in particolar modo , due piatti della stagione ma anche piatti da fare tutto l'anno visto la perenità della sua coltivazione magari cambiando qualche ingrediente.
Quindi uno è la vellutata di carote con patate e cipolla bianca, briciole di castagne arrostite e tartufo bianco e l'altro è la parmigiana di carote al  Morlacco.

La vellutata 

Ingredienti per 4 persone 

1 cipolla bianca media 
2 patate medie
4 carote 
10 castagne arrostite
tartufo bianco a scagliettine o nell'assenza olio aromatizzato al tartufo 
un cucchiaio di burro
brodo vegetale
Olio evo
sale e pepe

In una pentola antiaderente facciamo ammorbidire la cipolla tagliata fine fine con il burro e le patate e le carote precedentemente lavate, pelate e tagliate a fettine fini fini , del sale e del pepe.
Appena ammorbidito tutto , aggiungendo qualche goccio d'acqua se c'è bisogno togliamo dal fuoco e frulliamo con il minipimer fino ad ottenere una crema. Aggiungiamo qualche goccia di olio evo e aggiustiamo di sale.
Rimettiamo sul fuoco e aggiungiamo del brodo vegetale in base a quanto la voliamo liquida la nostra vellutata.
Togliamo dal fuoco e aggiungiamo già nel piatto da portata le castagne arrostite e sbricciolate e delle scagliettine di tartufo.
Un giro di olio ed è fatta!
Una deliziosa e incantevole vellutata dal sapore equilibrato e profumo di Autunno.

La parmigiana

Ingredienti per 2 persone

6 carote medio grandi
50 g di parmigiano grattugiato
50 g di salsa di pomodoro
50 g di formaggio Morlacco ( o altro formaggio fresco)
Un bel ciuffo di basilico
2 spicchi d'aglio (facoltativo)
sale e pepe
olio evo

Preparazione
Tagliate le carote a fette traversali e mettetele sulla gratella per grigliarle giusto per insaporirle.
Trasferite poi in una padella con un po' di olio e fattele andare fino alla finale cottura aggiungendo se necessario un po di acqua o brodo vegetale se ne avete e aggiungendo del sale verso la fine della cottura.
Separatamente preparate il sugo di pomodoro con il basilico , l'aglio ( schiacciato) , sale e pepe.
In una teglia oleata mettete un primo strato di carote, con un cucchiaio aggiungette del sugo di pomodoro per coprire, un strato di parmigiano e delle fettine sottili di Morlacco. Ripetete i strati come prima finendo con un giro di parmigiano e un giro di olio evo e infornate per circa 20 minuti a 180°

Ho scelto il Morlacco per il suo retrogusto amarognolo che insieme alla dolcezza della carota e un po l' aspro del pomodoro dona a questa parmigiana un perfetto equilibrio.

A voi una sorprendente parmigiana di carote che nobilita questo semplice ma importante ortaggio.

Un contributo per questa splendida comunità che è la GFTL e ode ad un ortaggio semplice che ci può sorprendere.


martedì 22 novembre 2016

TiramiSù alla banana e tartare di mela verde










Il  tiramisù alla banana lo mangiato due estati fa al isola di  Panarea in un stupendo ristorante che si chiama Cusiritati , un vero Incanto e già da allora mi erò promessa che se mai mi cimentavo a fare un tiramisù sarebbe stato proprio alla banana.
Ed eccomi qui con il mio diversamente tiramisù  nella sua forma e gusto , diversamente buono e diversamente bello.
La ricetta è stata adattata per poterli dare questa forma a mono porzione diciamo , che anche se dalla foto può sembrare grande sono solo delle porzioncine da 5 cm da un boccone o massimo due.
E' un tiramisù che tira su per la sua dolcezza che caratterizza il tiramisù , ma è anche un tiramiSù per il senso dato dalla sua forma che li permette di essere afferrato anche con le mani non solo a cucchiaio.
E' una ricetta che diventerà la ricetta di casa mia per quanto riguarda il tiramisù solo che avrà due varianti, una cosi ed una con molta più crema con l'aspetto più vicino a quello classico, insomma più cucchiaioso :-))).
Chi mi conosce sa che non prediligo a fare dolci e che mi trovo sempre davanti al panico se li devo fare ma se mi ci metto studio ogni passo da mille varianti e faccio impazzire le mie amiche che se ne intendono.
Questo giro la motivazione per fare questo dolce è stata la Susy May  May che ha proposto il tema di questo mese per l'MTC , e sappi mia cara Susy che se non era per te, questa prova la saltavo.
Uno perché passo un momento difficile da più punti di vista poco felici e due perché appunto il dolce per me richiede tanto tempo e studio , che non ho :-(((.
Ma eccomi qui a dare il mio contributo sperando di aver capito bene tutto e chiedendo pietà per le foto fatte di corsa ma come detto , è già tanto che ci sono.

Premessa per i miei lettori: la prova di questo mese chiede anche di associare la ricetta ad un film o attore sexy ....
Nel campo cinematografico la Susy è molto afferrata e le sue ricette sono sempre abbinate a qualche racconto per non parlare delle foto scenografiche sempre mooolto suggestive ....per cui doppiamente difficile la prova ...ma forza e coraggio e con la già certezza che avrei potuto fare di meglio eccola qui la mia icona sexy e la mia ricetta. 
Ho scelto la Monica Vitti  e l'Avventura (1960) , film girato proprio all'isola di Panarea , sull'isolotto deserto di Lisca Bianca  a cui protagonista della celeberrima tetralogia di Michelangelo Antonioni .
Ho citato questo giusto per collegarla all'origine del mio dolce , ma la diva dai mille volti come viene soprannominata , 
e stata protagonista di inumerevoli film e vincitrice di ben 5 premi David di Donatello e tanti altri premi.
Quest'anno ha compiuto 85 anni proprio questo mese  ( nel 03-11-2016 ) quindi quale occasione migliore per dedicarli questa ricetta , la mia interpretazione del  tiramiSù , questo dolce , uno tra i più amati dagli italiani cosi come lei.
Una bellezza senza tempo.
Fuori dalle righe rispetto al look.
Mille sfaccettature dell'anima , appunto la diva dai mille volti.
Senza tempo e un bel po' fuori dalle righe anche il mio tiramiSù ...per Incanto che oggi condivido con Gioia .

Ingredienti
200 g savoiardi
50 g zucchero
150 g di mascarpone
2 banane
1 tazzina di vermut di Prato
1 tuorlo d'uovo
un mezzo limone
una mela verde


Preparazione
In un  recipiente/teglia fatte amalgamare con il minipimer  il mascarpone con lo zucchero e il tuorlo d'uovo. affinché otterrete un composto omogeneo e cremoso.
Mettete in frigo.
Sbucciate le banane e frullate anche loro con i minipimer aggiungendo in fondo del suco di limone che serve per non farle annerire.
In un recipiente/teglia con i bordi alti minimo 5 cm adagiate i savoiardi e bagnateli con il vermut distribuendo uniformemente con un cucchiaio.
Lasciate che il vermut penetri i savoiardi e che li ammorbidisca un po ma non tantissimo dopo di che prendeteli uno a uno e tagliateli a meta.
Tagliate a cubetti la mela senza sbucciarla e aggiungete de succo di limone sempre per non farla annerire e mettette da parte.
Ri mettete nella teglia un strato di savoiardi a meta, togliete dal frigo la crema di mascarpone e aggiungete la banana. Coprite il primo strato di savoiardi con un primo strato di crema. Alternate con un altro strato di savoiardi e crema e rimettete in frigo per qualche ora.
Passato questo tempo togliete e con un coppa pasta con diametro di circa 5 cm cominciate a ricavare i nostri deliziosi tiramiSù che andremo a rifinire con la tartare di mela verde.



Ecco a voi il mio tramiSù alla banana e tartare di mela verde che sconvolge gli schemi ma ne vale tutta la pena. In bocca troverete il dolce e la cremosità del tiramisù con un pronunciato gusto di banana contrastato ma non tanto dalla mela verde, giusto per renderlo come una ciliegia .... tutto e sempre...per Incanto!!!

Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 61 del MTChallenge di Novembre




venerdì 4 novembre 2016

Sfogliatine di pasta fritta , ai funghi (porcini) e pomodorini con erbette e olio aromatizzato - gluten free




Siamo nei mesi dei funghi e siamo a sbizzarrirci con tutte le ricette possibili. Per cui zuppe , pasta fresca e asciutta, crostini e tagliate, e chi ne a più ne metta sono in questo periodo la gioia del nostro tavolo.
Oggi vi lascio una ricettina per un antipasto sfiziosetto. Non vi lasciate impresionati dalla grandezza nella foto perché in realtà dono sfogliatine di 5/6 cm quindi quasi un bocconcino abbondante.
Quindi procediamo. Semplici semplici ma buone buone!!!


Per 4 persone 3 sfogliatine a testa

Ingredienti per la sfoglia 
100 g di farina Nutri Si senza glutine
2 uova interre
olio per friggere ( io olio di girasole bio spremuto a freddo

Ingredienti per il ripieno 
50 g di funghi ( io porcini)
5 pomodorini
1 spicchio d'aglio
prezzemolo e altre erbette
sale
olio evo
olio aromatizzato (io al peperoncino)

Prepariamo la pasta e la tiriamo come qui nel post dei ravioli. Una volta tirata ricaviamo dei quadratini ( io 5/6 cm) che andremo a friggere ad immersione in olio abbondante per qualche istante.
Appena vedete che la pasta prende colore scollate su della carta assorbente qualche istante poi passate subito alla costruzione delle sfogliattine con il sughetto preparato antecedentemente e che vi illustro qui sotto
In realtà questa ricetta l'ho inventata al momento con gli avanzi di pasta dei ravioli ed è uscita una meraviglia.
La pasta fragrante e leggera che si scioglie in bocca!!!



Per il sugo tagliamo a dadini i funghi e li cuciniamo in padella con olio evo, l'aglio , prezzemolo e sale solo per pochi minuti.
Togliamo dal fuoco e aggiungiamo i pomodorini crudi tagliati a cubetti aggiustando di sale.

Questo è il sughetto semplice semplice da riempire le sfogliatine, un sughetto profumato che andiamo ad esaltare ancora con qualche erbetta ( cipollina, acetosa, menta o nipitella) e qualche goccia di olio al peperoncino.

Ecco a voi le mie sfogliattine gluten free, gustosissime da servire calde o fredde a vostro piacimento e vi assicuro che comunque sia saranno un Incanto

Con questa ricetta partecipo al GFFD  Gluten Free Travel & Living il Venerdì 100% Gluten Free FRi(DAY)